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Un blog di avventure vissute, viaggi, esperienze fuori dall’ordinario in tanti paesi, opinioni e indicazioni. Il mondo è differente: clima, gente, natura, erroneamente pensiamo che il mondo sia più o meno uguale ma non è cosi. La vita può essere enormemente ricca di nuove esperienze, di scoperte e d’intense avventure. La televisione di reportage esotico non basta, la conoscenza da Xerox è illusoria perchè la mappa non è il territorio, al contrario l’esperienza del nuovo e l’antropofagismo culturale amplia la mente e dissolve il conformismo. Sperimentiamo l’intenso così da poter dire: "Ho vissuto cose che voi legati al mediocre conosciuto non potete neanche immaginare".

domenica 7 ottobre 2012

IL MEZZO PER VIAGGIARE



 
Fino a meno d’un secolo fà prima dell’uso dell’aereo gli uomini viaggiavano spostandosi a piedi,a
cavallo o per nave. 
A volte un viaggio poteva durare settimane, mesi, anni. Questi viaggi davano il tempo d’adattarsi al cambiamento, tempo e cambiamento proporzionali uno all’altro. 
I paesaggi cambiavano con lentezza e le scene del mondo si sostituivano poco per volta. Si aveva il tempo di adattarsi per gradi a nuovi panorami e a nuove condizioni di vita. 
Il clima cambiava gradualmente, dal gelido Nord al torrido Equatore e viceversa attraversando tutte le sue fasi intermedie. Il tempo che si trascorreva nel viaggio permetteva ancor più un naturale adattamento di pensiero a nuovi stili di vita, si immaginava e ruminava sulle possibili novità d’affrontare, si valutava l’importanza della scelta e la profondità delle differenze nell’aprire un nuovo capitolo della propria vita. 
Si aveva il tempo di spogliarsi di tante consuetudini a condizionamenti, pronti ad indossarne altri nella nuova situazione. Si aveva il tempo d’assaporare l’avventura a venire.                            
Quasi sempre purtroppo questa gradualità oggi non esiste più.
L’aereo ci strappa bruscamente dalla pioggia delle fredde giornate invernali dell’emisfero Nord e dopo qualche ora ci scarica nell’aria ardente ed assolata di un paese tropicale.
Solo il tempo di battere le palpebre abbagliati dalla luce accecante appena oltre lo sportello dell’aereo ed eccoci immersi sudando nel mantello ardente dei tropici.
E che dire
dell’impatto nella nostra nuova vita di una cultura diversa, abitudini diverse, gente diversa, lingua ed odori, pensieri e morale, valori e peccati diversi?
Sì perché è questa <…la scoperta principale: quella della gente del posto, dei locali. Come sembrino fatti apposta per questo paesaggio, per questa luce, per questo odore. Come facciano un tutt’uno con essi… come ogni razza sia connaturata al suo paesaggio, al suo clima. Noi plasmiamo il nostro paesaggio ed esso a sua volta ci plasma i tratti del volto…>.                                                                  Scendendo dall’aereo noi affrontiamo il passaggio a questo nuovo mondo mentalmente e fisicamente impreparati, un mondo che si muove liberamente e a proprio agio al ritmo imposto dal clima e dalla tradizione.                                                                                                                              
Se il nostro viaggio è per una breve vacanza osserviamo tutta questa diversità rimanendone al di fuori. Ma se ci siamo trasferiti per più tempo in questo nuovo paese un così rapido cambiamento non è naturale e nel migliore dei casi abbiamo perso l’opportunità d’esserci “ripuliti” prima dell’immersione. In alternativa all’aereo senza alcun dubbio preferisco mille volte viaggiare in nave, l’aereo mi incantava ma era piccolino e lo pilotavo io anni fà.

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