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Un blog di avventure vissute, viaggi, esperienze fuori dall’ordinario in tanti paesi, opinioni e indicazioni. Il mondo è differente: clima, gente, natura, erroneamente pensiamo che il mondo sia più o meno uguale ma non è cosi. La vita può essere enormemente ricca di nuove esperienze, di scoperte e d’intense avventure. La televisione di reportage esotico non basta, la conoscenza da Xerox è illusoria perchè la mappa non è il territorio, al contrario l’esperienza del nuovo e l’antropofagismo culturale amplia la mente e dissolve il conformismo. Sperimentiamo l’intenso così da poter dire: "Ho vissuto cose che voi legati al mediocre conosciuto non potete neanche immaginare".

sabato 26 maggio 2012

SLITTA TRAINATA DAI CANI: LA GRAND ODYSSE’E



Un vero sport d'avventura: un’altra competizione sportiva di slitte trainate dai cani: La Grande Odyssèe. Come la Iditarod è una competizione di sleddog che si svolge annualmente. Questa però si pratica nel mese di gennaio tra le Alpi della Francia e Svizzera. Coinvolge nella sua organizzazione più di 1000 persone, la gara è nata nel 2005, anche se non ha ancora  il “carisma” dell’Iditaroad e della Yukon Quest che si svolgono in Alaska, la gara Europea dei cani da slitta è considerata  una delle più dure al Mondo per la topografia delle montagne attraversate. Ha tutto il diritto di annoverarsi tra gli sport estermi.
La Grande Odyssèe rappresenta non solo un avvenimento sportivo, ma anche una festa con diversi appuntamenti in programma, come le conferenze riguardanti lo sleddog oppure la montagna. Altra particolarità della gara è la possibilità di essere seguita facilmente nei paesaggi innevati della Savoia ed Alta Savoia, con escursioni con gli sci o racchette da neve per seguire la gara. 
I concorrenti provengono da tutta Europa, con una grande rappresentanza da stati quali Norvegia, Finlandia, Svezia, Francia, Italia e Russia. I Cani che compongono la muta  dei vari team sono di razza Husky, e si misurano tra loro su di un tracciato di circa 1000 Km di cui la metà su piste create appositamente per questa competizione. 
La partenza dei concorrenti con le mute dei cani, avvengono ogni due minuti, basandosi su l’ordine di classifica (in modo inverso nella classifica generale).

LE INFORMAZIONI DI NARCO POLO


Se vi perdete c’è 
sempre un posto
dove andare!                   







Narco Polo, viaggiatore del
corpo e della mente,
Pechino, 1264

venerdì 18 maggio 2012

LE CATEGORIE DI QUESTO BLOG



Ho deciso di mettere un po d’ordine in questo blog.
La prima cosa che ho affrontato è stata quella di catalogare i posts in “categorie”. Le troverete all'inizio nella colonna di sinistra, cliccando su di una categoria appariranno tutti i post che ad essa appartengono (almeno così spero...).
Al momento sono 8:





Esperienze vissute      I miei o i vostri resoconti
Narco Polo                     I posts del nostro avventuriere preferito
Info utili/pratiche          I posts con informazioni interessanti, utili, etc.
Opinioni                         Dove si esprimono punti di vista
Attività sportive            Dove questo è l'argomento del post
Viaggi                             Tutto ciò relativo ai viaggi
Esperienze da fare      Attività che si possono intraprendere subito
Info sul blog             La categoria di questo post, per esempio

Inf

Se non sono io a fare un po d’ordine... i miei due gatti, nonostante le loro assicurazioni non
mi sono di nessun aiuto.
Uno con la massima faccia tosta si addormenta sempre sulla tastiera.
Così mi impedisce pure di lavorare.







Con l’altro è ancor peggio: passa giornate
 intere a navigare tra i sites porno a lui più  congeniali.  








La vicina di casa, ossessionata dalle diete
e dal proprio peso addirittura non ha ancora ben appreso
l’uso del notebook.  


 


martedì 15 maggio 2012

ESPERIENZE DA FARE: TOUR DEI PASSAGGI SEGRETI




Siete interessati nella storia di Firenze e particolarmente nella storia di una delle famiglie più famose e più potenti d’ Italia, la famiglia De’Medici? Benissimo, ma non immaginatevi il solito tour classico, però!
Vi presento un tour unico ed interessantissimo, ovvero il tour attraverso il Palazzo Vecchio, ma come ne conferma il nome, non un tour ordinario, bensì un “tour dei passaggi segreti”, attraverso dei passaggi nel palazzo finora tenuti nascosti, utilizzati centinaia di anni fa dai membri della famiglia De’Medici.Seguite l’esperta guida turistica attraverso i passagi segreti, attraverso porte segrete, passaggi prima del tutto inacessibili dagli altri visitatori, come per esempio la scala del Duca di Atene, una via di fuga escogitata per la famiglia De’Medici in tempi di guerra.
Altri passaggi segreti all’interno del palazzo includono lo Studiolo di Francesco I, il Salone dei Cinquecento e il Tesoretto di Cosimo I.
Potrete visitare il classico Palazzo Vecchio, ma come non l’ha mai visitato nessuno.

VIAGGIO PER LIMA


Mi trovavo in Italia ma scalpitavo per ripartire per l'estero dopo aver vissuto per due anni la mia prima esperienza in America latina nella Repubblica Dominicana dove avevo lavorato come professore universitario. Contemporaneamente mi interessava impegnarmi nel settore degli aiuti umanitari e per lo sviluppo dei paesi emergenti. Feci corsi di specializzazione a Roma, candidature varie, selezioni e colloqui viaggiando  tra Milano, Roma e Ginevra. Un annetto di impegno, acquisizione di conoscenze, tessitura di rapporti con persone del settore, con molta tenacia. Ne valse la pena: alla fine fui assunto come funzionario all'Organizzazione Internazionale per  le Migrazioni (O.I.M.) con sede a Ginevra. Dopo un periodo di lavoro in Svizzera e a Roma fui assegnato in pianta stabile alla Missione permenente di Montevideo. Prima dell'Uruguay però passai un periodo a Lima in Perù sempre per motivi di lavoro. Il centro di Lima era proprio brutto (non so ora, sono passati tanti anni e le cose cambiano), la città era sporca, senza vegetazione, è sulla costa ma non ha spiagge. Non piove mai, al massimo cade un vapor acqueo impalpabile così fine e leggero che non ti bagna nemmeno, per questa ragione è il regno della polvere e le poche piante che vi crescono sono dovute alla bontà dei cittadini che le innaffiano. Gli edifici vecchiotti del centro città erano lordi, resi nerastri dall’inquinamento e malandati, con un’aria malsana triste e decadente. Il sole sembrava un’intruso, velato dallo smog scaldava senza rallegrare, illuminava senza sorriso facendoti sudare ruggine. Non mi ricordo del vento che forse non c’era, meglio così altrimenti avrebbe alzato tanta polvere da avvolgere la città in un nebbia secca e granulosa come il respiro di un drago. Sembrava che l’acqua non esistesse in natura, era un’artificiale secrezione delle tubature prodotta casualmente e rigettata come impropria dai rubinetti terrorizzati dal virus della corrosione con il quale lei poteva contaggiarli. Alloggiavo in un hotel vicino all'ufficio della Missione dell'O.I.M. nel moderno quartiere di San Isidro che raggiungevo ogni mattina a piedi in cinque minuti. Lavoravo molto ed era stancante, mi occupavo di seguire programmi per lo sviluppo economico del paese attraverso la migrazione di risorse umane, favorire il ritorno in Perù dall'estero di cittadini qualificati espatriati, sviluppavo il programma d'arrivo di esperti tedeschi e italiani per progetti economici e sociali di priorità nazionale, cose di questo genere.
Alla sera tornavo in albergo stanco ed il barman solerte mi rinfrancava servendomi subito un Pisco Sour (cocktail a base di Pisco, il liquore nazionale). Ero smanioso di conoscere un po la città, i locali e la gente, non ce la facevo proprio ad andare a dormire presto. Sapevo che l'indomani sarebbe stata un'altra giornata difficile ma non potevo lasciarmi scappare neanche una serata visto che non sarei rimasto a Lima per molto tempo.

I MEZZI DI TRASPORTO DI NARCO POLO




In viaggio col camper negli anni 30.                  






Narco Polo, viaggiatore del
corpo e della mente,
Detroit, 1934

ANDAR PER GROTTE



Vi propongo una visita speciale: il percorso all’interno di una grotta nelle vicinanze di Rimini. Questa, raccontata da Sandro, personalmente non la conosco ma ho visitato differenti altre grotte in Italia ed in Centro America e sempre sono rimasto affascinato.
Anche in questo caso sono attività alla portata di tutti in quanto i percorsi sono attrezzati con strutture che ne facilitano l’accesso. Ben altra cosa l’attività di speleologia vera e propria, ma non sto parlando di questo.
Vi riporto l'esperienza vissuta da Sandro:

Inferno era il nome di quello che oggi è il paese di Onferno, vicino a Rimini. Questo nome si deve alla presenza delle sue grotte, già famose nell’antichità  ritenute misteriose dagli abitanti del luogo, per certi versi paurose ma affascinanti.
Si pensi che c’è stato addirittura chi ha voluto vedere nelle grotte il luogo fisico a cui si sarebbe ispirato Dante per descrivere la struttura degli inferi nella sua Divina Commedia.
Sicuramente un tempo queste profonde grotte erano difficile da capire, dovevano apparire davvero inaccessibili e dense di inquietudini.
Oggi d’infernale questi luoghi non anno più nulla, ma il mistero e il fascino rimangono immutati, un mistero ed un fascino dovuti alle bellezze naturali che segnano tutto il percorso delle grotte e tutto il contesto ambientale in cui sono inserite, oggi tutelato in una ampia riserva naturale.

LE PROPOSTE DI VIAGGIO DI NARCO POLO



Volete uma meta di viaggio solitaria e indisturbata?                  



Narco Polo, viaggiatore del
corpo e della mente,
Pechino, 1264

ESPERIENZE DA FARE: GRAVITA’ ZERO


Con questo post inizio a presentarvi una serie di attività di breve durata e fuori dal comune che potete effettuare durante un fine settimana, con l’eccezione proprio di questa che dura tre giorni e si realizza negli USA. Non le definirei avventure nel vero senso della parola ma sicuramente sono esperienze fuori dal comune che vi daranno intense emozioni. Sono organizzate ed alla fine di ogni post darò il collegamento internet per chi volesse saperne di più o prenotarsi. Questa di oggi è la più cara, le altre che vi presenterò variano di prezzo ma sono generalmente alla portata di tutte le tasche. 

Il vostro sogno è sempre stato quello di essere un astronauta, magari impegnato in attività scientifiche e tecnologiche di avanguardia in condizioni di gravità lunare, a beneficio del progresso di scienza e conoscenza? Da oggi potete realizzare il vostro sogno nel cuore della NASA, addestrandovi al Kennedy Space Center e decollando dalla pista dello Space Shuttle in Florida presso Cape Canaveral, da dove quarantanni fa partì per la Luna Neil Armstrong! Al Kennedy Space Center (KSC), a 55 minuti dall’aeroporto di Orlando, avrete la possibilità di addestrarvi su esperimenti e sistemi di bordo per poi volare in gravità zero ed in gravità lunare e gravità marziana come su Luna o Marte, proprio come gli astronauti dell’Apollo!
Giunti in Florida sarete accolti alla Taverna degli Astronauti vicino al KSC e vi sarà illustrato il programma di addestramento per la missione. Successivamente sarete accompagnati nel famoso Holiday Inn degli equipaggi Shuttle, dove pernotterete per tre notti in camera doppia.
Prima di effettuare il volo dovrete sottoporvi ad un addestramento nel quale sarete preparati per l’eccezionale missione. Inizialmente all’Astronaut Hall of Fame sarete sottoposti a test di familiarizzazione inclusa la prova centrifuga 3G ovvero un addestramento psicofisico a coppie (due persone per volta) dentro il trainer rotazionale.
Successivamente sarete sottoposti a vari altri addestramenti fra i quali un test attitudinale su una parete tecnologica microgravitazionale alta sei metri in condizione di assenza di gravità simulata al fine di imparare a muoversi senza peso come avverrà poi sul velivolo.
Proseguirete quindi con un training su sistemi e esperimenti aerospaziali al Center for Space Education che consistono in fasi preparatorie per la missione al fine di comprendere il funzionamento delle apparecchiature e dei sottosistemi del velivolo nel quale volerete come astronauti al termine dell’addestramento.

CANOA CANADESE


La pratica della canoa canadese è una di quelle attività che quando svolta durante differenti giorni porta con sè anche altre avventure. Bivaccare nei boschi in riva al fiume, pescare, esplorare i dintorni, praticare tecniche di sopravvivenza (leggete il post: “Survival”) in luoghi spesso magnifici e isolati sono complementi altrettanto affascinanti e avventurosi del semplice andare in canoa.
La Canoa Canadese si differenzia dal Kayak per il tipo di pagaia (remo) impiegato. A seconda che si usi la canoa in mare, lago o fiume, avremo caratteristiche diverse. La canoa è spesso rappresentata nelle pubblicità televisive, documentari ecc. come uno sport estremo ma non è vero. In verità questa imbarcazione può essere usata tranquillamente in molteplici situazioni, in mare, al lago oppure sui corsi dei fiumi, l'importante è avere ben presente quali sono le proprie capacità nel condurre la canoa.
Il canoista generalmente è un amante della natura che ama stare in contatto con il paesaggio che lo circonda, indipendentemente dal luogo dove si pratica. La velocità passa in secondo piano, se non si pratichi questa disciplina a livello agonistico.

LE RACCOMANDAZIONI DI NARCO POLO


In viaggio è bene dare un
passaggio a chi ne ha bisogno!  



Narco Polo, viaggiatore del
corpo e della mente,
Pechino, 1264

                             

VOLARE IN UN JET MILITARE




Non lontano da Madrid si trova un aeroporto facilmente raggiungibile che può farvi vivere intense delle emozioni a bordo di un vero e proprio jet L-39 Albatros, un vero e proprio jet fighter! 
L’esperienza avrà inizio subito dopo aver ricevuto il benvenuto da parte del pilota professionista che  accompagna. Dopo un primo briefing introduttivo, grazie al quale si ha la possibilità di apprendere molti segreti del jet fighter ha inizio la parte più entusiasmante. Viene fornita una vera uniforme da pilota da indossare, e poi non bisogna fare altro che prendere posto all’interno del mezzo. Accesi i motori del jet L-39 Albatros ci si prepara ad un decollo avvincente! Si raggiungono velocità elevate, fino a 780 km/h, e si affrontano manovre e acrobazie che i jet eseguono durante veri e propri combattimenti. Per tutta la durata del volo si è in contatto via radio con il pilota, e volendo si può mettere mano ai comandi, anche se per pochi magici momenti. Dopo circa 20 meravigliosi minuti giunge nuovamente l’ora di tornare con i piedi per terra con un atterraggio ricco di altrettanta adrenalina.
Si riceve un certificato di volo che attesta l’esperienza vissuta.

Per saperne di più:
http://it.mydays.com/regalo-speciale/jet-fighter/jet-fighter-madrid.html

LE AVVENTURE SESSUALI DI NARCO POLO


Mai aver paura d’affrontare
una nuova avventura...                                




Narco Polo, viaggiatore del
corpo e della mente,
Berlino, 2011

UNO STILE DI VITA: VIAGGIARE IN CAMPER


Non è uno sport, viaggiare in camper lo si può definire uno “stile di vita”. Ha radici lontane, da quando si facevano viaggi in roulotte. Il paese elettivo per questa pratica sono gli USA con decine di migliaia di appassionati con enormi mezzi sui quali vivono permanentemente spostandosi da un lato all’altro del paese. Sono super organizzati in associazioni e clubs, collegati tra loro da apparecchi radio, con raduni che attirano praticanti da tutta la nazione.
Prima di analizzare nello specifico il Camper, faccio una breve carrellata storica di questo mezzo. Il Camper ha una storia recente nel nostro paese, i primi modelli si videro circolare sulle nostre strade dal 1970 ma furono solo alcuni decenni dopo che il settore si sviluppò creando modelli simili agli attuali.

 

I VIAGGI DI NARCO POLO




Viaggiando in macchina a volte si fanno
incontri interessanti!



Narco Polo, viaggiatore del
corpo e della mente,
Pechino, 1264

DA MONTEVIDEO A FLORIANOPOLIS



Vivevo e lavoravo in Uruguay quando andai per la prima volta in Brasile in vacanza.
Ero funzionario d’un Organismo Internazionale nella Missione Diplomatica  a Montevideo, aiuto allo sviluppo socio economico del paese, progetti d’aiuto umanitario, sviluppo industriale nazionale, individuazione ed analisi delle priorità nazionali.
Mi presi un mese di ferie e lasciai la città in auto in direzione della frontiera col Brasile del “Chuì” che dista poche centinaia di chilometri dalla capitale uruguaiana. La strada che da Montevideo va alla frontiera è molto buona, tipo superstrada, si costeggia Punta dell’Este famoso luogo di  villeggiatura internazionale dove passavo spesso i fine settimana quando non andavo a Buenos Aires. Come dicevo è una strada buona, all’epoca senza molto traffico, si può correre anche se il limite di velocità era di 80 Km all’ora.
Avevo brama d’entrare in Brasile, mi misi tranquillo tranquillo sui 160 Km. all’ora ed inevitabilmente una pattuglia della polizia segnalò di fermarmi. A quella velocità riuscii ad accostare solo a centinaia di metri dal poliziotto che se li fece a piedi sino alla mia macchina. Sole, caldo, afa, il pover’uomo arrivò da me trafelato, sudato e rabbioso pensando di vendicarsi e pronto ad infliggermi la contravvenzione più severa possibile.
Io aspettavo col conforto dell’aria condizionata, quando arrivò gli mostrai il tesserino del Corpo Diplomatico accreditato nel paese, lui solo allora si accorse della targa “C.D.”. Era furente, sorpreso, vinto ed impotente, avevo l’immunità. Non contento e mentendo spudoratamente lo informai che avevo una riunione col Ministro degli Esteri ed ero in ritardo, per cui gli sarei stato grato se si affrettasse ad informare eventuali suoi colleghi lungo il percorso di non fermare quest’automobile.
Me ne andai sgommando.
Che vergogna! Ma fu veramente divertente, piccole rivalse a volte fanno bene.
Appena entrato in Brasile sintonizzo la radio su una stazione locale e mi immergo nella lingua portoghese, nella samba e bossa nova, inizia l’avventura, senza una meta, seguendo la cartina stradale  prendo la direzione Nord, a casaccio. Dove arrivo arrivo, 15 giorni in su e poi altri 15 giorni per tornare facendo però un’altro cammino.

LE RACCOMANDAZIONI DI NARCO POLO





C'è sempre un modo per viaggiare verso
l'avventura con i propri amici!


Narco Polo, viaggiatore del
corpo e della mente,
Pechino, 1264

lunedì 14 maggio 2012

ESPERIENZE VISSUTE: CERCO CASA A RIO DE JANEIRO



Io e mia moglie Josi stavamo cercando casa e un punto commerciale da affittare a Rio de Janeiro.
Nelle nostre città italiane la differenza tra un quartiere ed un altro non è così grande come può essere in una grande città brasiliana. 
Certo, se abitate a Milano in periferia, facciamo alla Bovisa, non è come abitare in via dei Giardini dietro a via Manzoni, ma la differenza non è così marcante come può essere a Rio de Janeiro tra una favela come la Rosinha o nella "Baixada fluminense" ed un quartiere della zona sud come Ipanema o Gavea.
Vi sono zone a Rio dove non si va ad abitare a meno che non si sia trafficanti di armi o di droga.
C'è poi il problema delle distanze e del traffico: di mattina nelle ore di punta spostarsi tra una zona ed un'altra della città (10 milioni di abitanti) può voler dire 4 ore di viaggio, altrettante alla sera, non si può vivere ad ovest e lavorare ad est, cioè molti lo fanno ma hanno l'elicottero e noi per il momento avevamo solo l'autobus. 
Ne io ne Josi conoscevamo Rio e quindi andavamo un po alla cieca e all'inizio perdemmo inutilmente un sacco di tempo.
Leggevamo gli annunci sul giornale e segnavamo quelli che ci sembravano interessanti: <...hei, guarda qui, c’è una casa in affitto con giardino, muro alto, sala, due camere...il prezzo è buono, andiamola a vedere...>.
Studiavamo la cartina della città, identificavamo con che serie di mezzi pubblici si arrivava sino a lì e partivamo speranzosi. 
Ore di viaggio, dico ore sugli autobus, quando arrivavamo eravamo stremati, ci guardavamo intorno e capivamo che neanche alla lontana appartenevamo a quel luogo, mia moglie mi proibiva di parlare che per lo meno non venissero tutti a sapere che ero proprio straniero, europeo addirittura, uno di quei gringos che vengono dall'altra parte del mondo per farsi spennare ed arrostire subito subito.
Non potete aver idea dove a volte capitavamo,  ci facevamo piccolini sperando nel dono dell'invisibilità e quatti quatti, bassi bassi, in punta di piedi, salivamo sul primo autobus che se ne andava da lì, sotto gli sguardi di tutti ma approfittando del loro stupore e sorpresa dovuti alla fortuna di vedersi improvvisamente due vittime sacrificali che gli cadevano dal cielo. I gonzi settimanali.
Quando l'autobus ripartiva e gli eravamo ormai sgusciati dalle dita non si erano ancora ripresi dallo shock. Ci sembrava di captare i loro pensieri: <Perbacco, sti gringos stanno diventando furbi...>.
Ci trattenevamo dal fargli le pernacchie dai finestrini, prrrrr... prrrr...
esperienze vissute, Rio de Janeiro, Brasile, favelas, Copacabana, viaggi avventurosi, viaggi nel mondo,
Quando tornavamo nel nostro appartamentino a Copacabana ci mettavamo in costume da bagno ed
andavamo in spiaggia distante solo 200 metri. Ci sedevamo in uno dei tanti chioschi che vendevano noci di cocco fresche, ne tagliano la fetta superiore col machete, poi tanto ghiaccio e cannuccia, super! Stare seduti lì a godersi la brezza, guardare il mare e berci i nostri drinks  ci ripagava dalle fatiche della giornata. Se poi aggiungete la buona musica e la vista delle ragazze che passavano in costume “filo dentale” capirete la mia delizia.
A Rio de Janeiro molti di coloro che vivono vicino alle spiagge fanno così. Tornano dal lavoro, si cambiano e scendono in spiaggia, ogni giorno, una bellezza.