L'unico medico presente nel villaggio comunicò telegraficamente il seguente messaggio: se non arriva in tempo, il vaccino periranno molte persone e i primi saranno i bambini. In quell'inverno così rigido e nevoso l'unico mezzo di trasporto più adatto erano le slitte trainate dalle mute di cani, impiegate anche per il trasporto postale.
Con rapidità fu organizzata una spedizione con staffetta composta dai “guidatori” di slitta più esperti per coprire la distanza che separava Anchorage fino al villaggio di Nome, colpito dalla difterite.
La spedizione portò a termine la missione consegnando il prezioso vaccino in cinque giorni, solitamente per una distanza simile erano impiegate due settimane.
L'ultima muta di cani che trainò la slitta fino al villaggio di Nome, era guidata dal cane di razza husky “Balto”, cui fu dedicata una statua al Central Park di New York.
Generalmente li sceglie e alleva personalmente, la sua sintonia con l’animale deve essere totale, non solo durante le gare ma anche nei periodi di riposo. Un Musher capace, è in grado di impartire gli ordini alla propria muta con poche parole.
Diversamente a quanto si possa ritenere, nello sleddog è vietata la frusta e altri strumenti che possono recare sofferenza ai cani. I comandi impartiti dal Musher derivano dalla lingua degli eschimesi.
In Italia sono molte le associazioni di appassionati dedicate a questa disciplina. Non mancano federazioni Italiane, Europee e in diversi paesi del mondo, dove è possibile per le condizioni ambientali praticare lo sleddog.
I cani
La maggior sono incroci fra più razze, solitamente i cani impiegati sono Siberian Husky, Alaskan Malamute e Groenlandesi.
Nonostante non esista uno standard, e probabilmente mai ci sarà, si tende distinguere questi cani per sleddog col nome di Alaskan Husky.
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