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Un blog di avventure vissute, viaggi, esperienze fuori dall’ordinario in tanti paesi, opinioni e indicazioni. Il mondo è differente: clima, gente, natura, erroneamente pensiamo che il mondo sia più o meno uguale ma non è cosi. La vita può essere enormemente ricca di nuove esperienze, di scoperte e d’intense avventure. La televisione di reportage esotico non basta, la conoscenza da Xerox è illusoria perchè la mappa non è il territorio, al contrario l’esperienza del nuovo e l’antropofagismo culturale amplia la mente e dissolve il conformismo. Sperimentiamo l’intenso così da poter dire: "Ho vissuto cose che voi legati al mediocre conosciuto non potete neanche immaginare".

sabato 23 febbraio 2013

IL DELTAPLANO A MOTORE



In pochi sono a conoscenza che questo “mezzo” per volare in modo semplice ed economico deriva dagli studi fatti da un ingegnere della Nasa per il rientro sulla terra delle navicelle spaziali. Poi il Deltamotore si è evoluto, consentendo a un numero sempre maggiore di appassionati di volare in modo economico
Il Deltaplano a motore, definito anche
“Deltamotore”, appartiene alla categoria degli ultraleggeri ed è pilotato da coloro che hanno conseguito il brevetto (Attestato di Volo da Diporto Sportivo).
Al controllo di questa disciplina del volo è preposto l’Aereo Club d'Italia.
Sebbene la volontà di volare abbia da sempre rappresentato il sogno dell'uomo, è necessario aspettare sino al 1970 per vedere realizzato il sogno di volare in modo economico rispetto all'aeroplano.

Il Deltaplano deriva da studi fatti per l’ambito aerospaziale (NASA), condotti dall'ingegner Francis Rogallo, questo tipo di ala doveva permettere il rientro sulla terra delle navette spaziali al termine delle loro missioni. Poi la NASA non realizzò il progetto preferendo sistemi diversi per il rientro dallo spazio dei cosmonauti.
Dopo alcuni anni questo progetto (chiamato Ala di Rogallo)
fu ripreso e sviluppato da un ingegnere Australiano (Jhon Dikenson).
I primi decolli non avvennero su superfici a terra, bensì su specchi d'acqua trainati da motoscafi. Verso la fine del 1970, dei progettisti Francesi e Inglesi, cominciarono a studiare soluzioni che consentissero al Deltaplano di volare anche in zone pianeggianti, e non solo “lanciandosi” da alture.
Al principio l'ala del deltaplano fu dotata di un piccolo motore ed elica posta sulla parte anteriore dell'ala ma questa soluzione era pericolosa per la sicurezza del pilota, e di scarsa stabilità in volo.
Si pensò di costruire anche un carrello a “triciclo”, e dotarlo di motore posteriore.
All’inizio furono impiegati motori di moto, di auto wolkswagen, oppure ricavati da motoslitte opportunamente modificate.
Ecco quindi il Deltamotore o chiamato anche il Pendolare, piccoli velivoli di poco peso, che va dai 100 ai 200 kg, consentendo di alzarsi
in volo da brevi avio superfici erbose.
Dai primi prototipi si è passati a modelli più evoluti, sperimentati in gallerie del vento e dalle prestazioni eccellenti che permettono anche di raggiungere alte quote.
Il Deltamotore si pilota spostandola
barra direzionale, posta davanti al pilota, anziché i classici comandi aerodinamici (vedi i piccoli ultraleggeri).
Se si sposta la barra in avanti oppure verso il proprio corpo, si ottiene l'innalzamento oppure la discesa del velivolo.I giri del motore determinano una maggiore o minore velocità, determinati da un pedale posto sul carrello e comandato col piede destro.
Col piede sinistro si aziona il pedale del freno (quando si rulla sulla pista dopo l'atterraggio).
L'ala è flessibile invece che rigida, sotto alla quale è fissato un carrello “triciclo”, dentro il quale prende posto il pilota, e in alcuni modelli anche un passeggero.
Dietro il pilota c'è il motore con l'elica.Volare non è difficile, dopo aver superato una visita medica, si frequenta una scuola per conseguire il brevetto necessario.
In Italia con l’aumento dell’interesse verso il Deltaplano, sono nate molte avio superfici in tutto il territorio Nazionale.
Si consulta l'ubicazione dei campi volo tramite
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------l'avio portolano, che dà le coordinate geografiche, i numeri di telefono e le informazioni necessarie a chi vuole compiere lunghi voli.
Anche se può dare l'impressione di una scarsa stabilità, il Deltamotore, è abbastanza stabile, facile e intuitivo da pilotare, è alla fine uno dei “mezzi” aeronautici più sicuri..
Nel caso di spegnimento del motore, quando si è in volo, è possibile planare tranquillamente, come fosse un normale Deltaplano senza motore, come un aquilone.
Si può volare in Deltamotore tutti i giorni, l'importante è che vi siano le condizioni meteo favorevoli, e non bisogna oltrepassare le quoted’altitudine stabilite per legge, che cambianoi in caso di giorni feriali oppure prefestivi e festivi.
Il Deltamotore è normalmente più economico degli aerei ultraleggeri, si possono smontare facilmente e trasportati nei luoghi dove volare,brevemente si rimontano per il volo e possono essere riposti in piccoli spazi, quello necessario al carrello.




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