Sleddog: tradizionale
e classica tra le attività sportive dell’Alasca, furono inizialmente i
cacciatori lapponi e gli eschimesi ad utilizzarla per trainare le slitte, per
spostarsi o per andare a caccia.
In seguito furono
utilizzati dal servizio postale canadese e in Alaska.
Poi divenne uno degli
sport invernali più affascinanti e avventuroso, una vera e propria avventura
sulla neve tra le più estreme ma anche affascinanti che esistano, ai primi posti
tra gli sport avventurosi che esistano.
In Canada e in Alaska
si svolgono due delle più famose gare di sleddog.
La Yukon Quest e l’Iditaroad, la più conosciuta gara di sleddog al
mondo.
La partenza avviene
come ogni anno da Anchorage per arrivare a Nome, un piccolo villaggio minerario
nei secoli scorsi, ora una cittadina (Nome è anche famosa per essere stata la
località di svariate, e nel corso degli anni numerose “abduzioni”, il rapimento di esseri
umani da parte di extra terrestri, o da suicidi ad esse implicati, studiate
approfonditamente da organi governativi americani, ne hanno anche fatto un
film-documentario, ma questa è decisamente un’altra faccenda, se pur
altrettanto avventurosa…).
La Iditaroad
si corre annualmente
in Alaska, nel mese di marzo, in memoria di una storia vera risalente al 1925
che ha ispirato diverse pellicole cinematografiche, oltre ad un cartone animato
intitolato “Balto”, realizzato da Steven Spilberg. Nell'inverno del 1925
il villaggio di Nome (si trova sulla punta
estrema dell'Alaska) fu colpito da
un'epidemia di difterite.
L'unico medico presente nel villaggio comunicò telegraficamente il seguente
messaggio: se non arriva in tempo, il vaccino periranno molte persone e i primi
saranno i bambini. In quell'inverno così rigido e nevoso l'unico mezzo di
trasporto più adatto erano le slitte trainate dalle mute di cani, impiegate
anche per il trasporto postale.
Con rapidità
fu
organizzata una spedizione con staffetta composta dai
“guidatori” di slitta più esperti per coprire la distanza che separava
Anchorage fino al villaggio di Nome, colpito dalla difterite.
La spedizione portò a termine la missione
consegnando il prezioso vaccino
in cinque giorni, solitamente per una distanza simile erano impiegate due
settimane.
L'ultima muta di cani che trainò la slitta fino al villaggio di Nome, era
guidata dal cane di razza husky “Balto”, cui fu dedicata una statua al
Central Park di New York.