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Un blog di avventure vissute, viaggi, esperienze fuori dall’ordinario in tanti paesi, opinioni e indicazioni. Il mondo è differente: clima, gente, natura, erroneamente pensiamo che il mondo sia più o meno uguale ma non è cosi. La vita può essere enormemente ricca di nuove esperienze, di scoperte e d’intense avventure. La televisione di reportage esotico non basta, la conoscenza da Xerox è illusoria perchè la mappa non è il territorio, al contrario l’esperienza del nuovo e l’antropofagismo culturale amplia la mente e dissolve il conformismo. Sperimentiamo l’intenso così da poter dire: "Ho vissuto cose che voi legati al mediocre conosciuto non potete neanche immaginare".

lunedì 14 maggio 2012

VOLARE IN ALIANTE



Anni fa stavo prendendo il brevetto di pilota d’aereo in Uruguay. Non lo presi perchè mi trasferii a vivere in Guatemala e mi mancavano ancora solo 4 ore di lezioni di pratica di volo (su un totale di 40). Volavo su di un piccolissimo trabiccolo con doppi comandi e istruttore di lato, un’esperienza magnifica, emozionante, intensa. La racconterò in un’altro post. Ma non ho mai volato in aliante, mi piacerebbe, nell’attesa dell’opportunità vi propongo qualche informazione al rispetto e il racconto dell’esperienza di volo di Sandro.
Un aliante normalmente e' un aereo che ha la caratteristica di fare un volo veleggiato senza l’impiego di alcun mezzo di propulsione (motore in genere), ma esistono anche i motoalianti come spiegato successivamente.
Si viene trainati tramite un lungo cavo da un altro aereo fino a 5-600 metri di quota e poi ci si sgancia dal medesimo volando autonomamente. In altri casi si viene tirati da un verricello che rimane a terra e che ha un cavo lungo un chilometro, in pratica l’aliante viene lanciato come da una fionda e quindi raggiunta la quota prestabilita avviene lo sgancio del cavo che ricade a terra frenato da un piccolo paracadute.
Una volta raggiunta la quota di sgancio sia se trainati da un aereo oppure lanciati tramite il verricello si può fare una semplice planata per ritornare a terra oppure si può cercare di veleggiare se le condizioni meteo sono ideali (vedi termiche). L'aliante riesce a far questo perchè le sue lunghissime ali sono molto  efficienti e possiede un’elevatissima aerodinamicità, cose che gli permettono quindi di restare in volo a lungo.

Veleggiare? vuol dire usare l'aria come propulsore proprio come nelle barche a vela ; grazie all'aria in movimento si puo' guadagnare quota da spendere poi in planate .
Le procedure di atterraggio sono le stesse di tutti gli aeroplani con l'unica differenza che con l'aliante non c'e' la possibilità di "riattaccare" come fanno gli aerei dotati di motore, quindi con l’Aliante si acquisisce subito la mentalita' di fare nel giusto modo le cose.
L'aliante e' progettato per poter atterrare ovunque anche "fuori campo" basta uno spazio libero di un centinaio di metri ; la distanza necessaria all’atterraggio dipende dal tipo di aliante.
Ci sono alianti monoposto ed alianti biposto usati ad esempio come Alianti di addestramento ovvero dotati di doppi comandi.

I motoalianti
Il motoaliante è un aliante dotato di un motore, in pratica una via di mezzo tra aliante e un aeroplano. I motoalianti possono decollare autonomamente se il motore è in grado di portare in quota l'aliante decollando dal suolo, oppure "con motore da rientro" se il motore è di piccole dimensioni e viene acceso solo in volo quando il pilota lo desidera, come ad esempio per rientrare  dall’aeroporto da cui è decollato. I motoalianti a differenza dei velivoli a motore hanno le ali più"allungate" e quindi un’efficienza migliore. Certi motoalianti dispongono del motore sul muso come gli aeroplani normali; altri  hanno un motore retraibile nella fusoliera, e con il motore retratto possono raggiungere prestazioni molto simili a quelle di un aliante puro. Normalmente i motoalianti sono leggeri e dispongono di due soli posti. Possono essere pilotati con una licenza di volo a vela e con specifica abilitazione.
Traino mediante aeroplano
In questo caso l'aliante viene trainato mediante un cavo lungo circa 30 metri da un aereo (in genere dalle piccole dimensioni. Una volta raggiunta la quota prestabilita che varia tra i 400 e i 1000 metri, l'aliante si sgancia dal cavo e comincia il volo in modo indipendente verso una destinazione che può anche essere l’aeroporto da cui è decollato oppure alla ricerca delle  correnti ascensionali per salire di quota e rimanere in volo per più tempo. Nel corso del traino aereo (quota di sgancio del cavo) è necessario che il pilota dell’aliante manovri con particolare attenzione ad ogni movimento del trainatore (aereo a motore), e che ne segua con attenzione l'inclinazione alare specialmente in fase di virata, che si posizioni ad una certa quota rispetto al trainatore per non disturbarne l'assetto del medesimo. In caso di emergenza  come la rottura del cavo di traino esistono delle specifiche procedure di emergenza da seguire che prevedono differenti manovre da fare a seconda dell'altezza dal suolo alla quale si trovasse l'aliante medesimo al momento dell'imprevisto. Sia l'aliante nonchè il trainatore sono dotati di un meccanismo di sgancio meccanico. Per concludere l'attività di traino necessita una specifica abilitazione considerata la particolarità di questa attività rispetto alle normali operazioni su aerei a motore.

Lancio mediante un verricello
In questo caso l’aliante è portato in quota tramite un verricello, che è azionato da un potente motoreche avvolge uncavo metallico la cui lunghezza può arrivare anche 1,5 Km. Il velivolo viene trainato lungo la pista che può essere con fondo erboso oppure in asfalto fino a raggiungere la velocità di decollo quindi alza il muso cominciando una rapida salita. Raggiunta la quotaprestabilita, che solitamente corrisponde alla metà della lunghezza del cavo, si sgancia per proseguire il volo in modo completamente autonomo alla ricerca delle termiche. Il cavo del verricello ricade al suolo frenato da un piccolo paracadute attaccato al medesimo. Questo sistema consente di raggiungere quote minori rispetto al traino aereo e richiede maggiore attenzione da parte del pilota, ma ha notevoli vantaggi in termini sia di tempo nonché di spesa. L'uso del verricello richiede una licenza specifica chiamata GPL.

RESOCONTO DELL’ESPERIENZA DI VOLO DI..........
                           
Durante la manifestazione Vintage di Pavullo viene data la possibilità al pubblico di volare in aliante aggregato ad un pilota del locale aereo club, due sono le varianti di scelta, il lancio dell’aliante tramite verricello oppure il traino per mezzo di un aeroplano, spiegherò la differenza nel corso dell’articolo anche se facilmente intuibile.
Volendo fare delle suggestive fotografie scelgo la possibilità di utilizzare l’aliante trainato in quota da un aeroplano, ha un costo maggiore ma è molto più suggestivo e consente una maggiore libertà in fase di decollo.
In aliante ho già volato una volta quando mi presento alla linea di volo dell’aeroporto Paolucci a Pavullo, prima del nostro decollo con un pilota del locale aereo club assisto al lancio tramite verricello di un altro aliante. Rimango sorpreso da come il velivolo raggiunge in breve tempo la quota di volo poi lo sgancio del cavo che ricade al suolo frenato da un piccolo paracadute ad esso agganciato.
Ora la pista di decollo è libera e tocca a noi alzarci in volo, indosso il paracadute d’emergenza, quindi prendo posto nell’abitalo dell’aliante, il pilota gentilmente mi lascia il posto davanti così da poter fotografare meglio, il velivolo su cui ci apprestiamo a volare sembra di recente costruzione ed ha i doppi comandi.
Avendo volato precedentemente riconosco la strumentazione di bordo che mi fornirà indicazioni sul volo, l’altimetro, il conta km ecc. dopo aver regolato le cinture che mi tengono fermo al seggiolino abbasso il capolino bloccandolo, siamo pronti per il decollo!
In pista è già pronto il piccolo aereo a motore che tramite un cavo di circa 30 metri ci condurrà in quota, via radio (sento le comunicazioni) riceviamo il permesso di decollo. L’aereo comincia a rullare sulla pista asfaltata trascinandosi dietro l’Aliante sul quale ci troviamo, poco dopo in seguito ad una virata a sinistra i due aeroplani si staccano dalla pista e cominciano a prendere quota sopra l’abitato di Pavullo.
Questa parte del volo è particolarmente delicata perché il pilota dell’aliante deve volare in modo asimmetrico rispetto all’aereo a motore che ci porta in quota tramite il cavo di traino, una manovra errata può sbilanciare entrambi i velivoli facendoli precipitare entrambi!
Dopo alcuni minuti di volo raggiungiamo la quota (altezza) prestabilita, dopo la necessaria comunicazione radio tra i due piloti il cavo di traino viene sganciato, siamo liberi di volare autonomamente, ricordo che l’aeroporto di Pavullo si trova sull’Appennino Modenese quindi il paesaggio sottostante è particolarmente suggestivo.
Sorvoliamo la zona circostante l’abitato di Pavullo, saliamo a quota 500 metri raggiungendo la velocità di 150 km orari come indicato dalla strumentazione di bordo.
Oltre al nostro sono in volo altri due alianti che seguiamo sia sopra che sotto in modo alternato e naturalmente non perdo l’occasione per fare delle fotografie. Dal punto di vista meteo la giornata non è il massimo quando sono salito dalla pianura ma con passare delle ore il cielo si è aperto. Con l’aliante sorvoliamo più volte l’abitato del menzionato paese e l’aeroporto dal quale siamo decollati, ci permettiamo pure di rincorre gli altri alianti in volo, dopo oltre 20 minuti di volo il pilota comunica via radio la volontà di cominciare la manovra di avvicinamento all’aeroporto per effettuare l’atterraggio. Scendiamo velocemente di quota portandoci a inizio pista (dove c’è il rullo del verricello).
Il previsto atterraggio avviene senza scossoni in quanto la pista è asfaltata, la percorriamo per l’
intera lunghezza andando a fermarci nel punto in cui siamo decollati precedentemente, il pilota ( Marcello, ma Teddy per gli amici) è stato impeccabile per tutto il tempo  del volo!

Scuole per imparare a volare con l'Aliante

Di seguito vengono elencate le scuole presenti presso aeroporti e avio superfici dove imparare a volare in Aliante, ovviamente dopo avere conseguito l’apposito brevetto di volo. Le scuole sono state suddivise per Regioni.

Emilia Romagna
Pavullo (Modena)Aeroclub Pavullo:  http://www.aeroclubpavullo.it/
Ferrara:  Aeroclub Volovelistico Ferrarese:  http://www.voloavelaferrara.com/
Friuli Venezia Giulia
Rivoli di Osoppo (Udine):   Associazione Volovelistica Rivoli di Osoppo: http://www.avro.it/home.html
Premariacco (Udine):   Associazione Flye Joy San Mauro: http://www.flyejoy.it/
Privilegio di Enemonzo (Udine):   Centro volo Nord Est: http://www.cvne.it/
Lazio
Rieti:    Areo Club Rieti  Alberto Bianchetti”:  http://www.aeroclubrieti.it/
Aero Circolo Centrale di Volo a Vela:  http://www.aeccvv.it/
Lombardia
Alzate Brianza (Como)Areoclub volovelistico Lariano:  http://www.avl.it/ Calcinate del Pesce (Varese):  Areo Club Adele Orsi: http://www.acao.it/ Cremona:  Areo Club Cremona Migliaro”:  http://www.aeroclubcremona.it/
Voghera Rivanazzano:  Areoclub Volovelistico Milanese:  http://www.avm.it/ Piemonte
Torino:  Areo Club Torino, Sezione Volo a Vela:  http://www.voloavelatorino.it/
Novi Ligure (Alessandria):  Volo a Vela Novi: http://www.voloavelanovi.it/
Toscana Borgo San Lorenzo (Firenze):   Aeroclub  Volovelistico del Mugello: http://www.mugellogliding.aero
Capannori (Lucca):  Aeroclub Volovelistico Toscano: http://www.voloavelalucca.it/ Valle d’Aosta Aosta:  Areo Club Aosta:  http://www.voloavelaferrara.com/
Veneto Padova:  Gruppo Volovelistico Patavino:  http://www.voloavelapadova.it/
Verona:   Associazione Volovelistica Scaligera:  http://www.voloavelaverona.it/
Thiene:  Areoclub Prealpi Venete:  http://www.aeroclubprealpivenete.it/

Umbria
Foligno:   Areo Club Foligno: http://www.aeroclubfoligno.it/

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