I concorrenti al termine del volo quotidiano non dispongono di un bivacco organizzato come avviene in altre manifestazioni ma si devono arrangiare a passare la notte in montagna così da riprendere il volo la mattina successiva.
Possono solo avvalersi della collaborazione di una persona da terra per essere aiutati con la logistica, essere riforniti di cibo e ad individuare le zone più adatte al decollo del mattutino.
E’ una gara contro il tempo e i piloti possono scegliersi il percorso più breve compreso tra la partenza in Austria e l’arrivo a Monaco, ma devono transitare per “boe” obbligate poste lungo il percorso. Eccole:
ghiacciaio di Dachstein (Austria).
punta Marmolda in val Pusteria (Italia)
la temibile montagna dell’Eiger (Svizzera)
il Monte Bianco (versante Francese)
il passo finale del Mont Gros
Oltre a ciò devono avere in dotazione il paracadute di emergenza, un casco, il sistema gps e tre razzi per le situazioni di emergenza.
L’arrivo a Montecarlo avviene dopo aver sorvolato il Mont Gros alle spalle del Principato, si atterra su di una piattaforma appositamente allestita in mare di fronte alla spiaggia del Larvotto.
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